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updated 6:42 PM CEST, May 18, 2021

Parola a Fabrizio Garbosi, responsabile del settore giovanile

"La Robur è una società storica e per questo il numero di iscritti è sempre soddisfacente. Sia per quanto riguarda il minibasket sia per il settore giovanile. Nel settore giovanile possiamo contare circa 250 tesserati. In questo numero contiamo anche i nostri giocatori che al momento sono altrove perché non avevamo abbastanza spazio per tutti. Per il minibasket i bambini iscritti sono più di 200: alcuni praticano solo basket e altri, siccome siamo una polisportiva, affiancano alla pallacanestro altre attività”.

Il ritorno di Garbosi è avvenuto all’interno di un quadro più ampio di interventi che ha portato la dirigenza roburina ad attuare alcuni cambiamenti in organico. Per questo la Robur si trova in una fase importante della sua esistenza: “Dobbiamo comprendere esattamente quali sono le necessità per il futuro. Il nostro obiettivo – ha proseguito Garbosi – è quello di formare i giocatori, ma per noi è importante anche formare l’individuo. I nostri ragazzi non devono solo sapere come affrontare una partita di basket, ma anche come affrontare la vita”.

Istruttori, dunque, ma anche e soprattutto educatori. Un compito tanto complesso quanto stimolante, che all’interno di un settore giovanile va affrontato con estrema serietà e attenzione. “È molto complesso gestire tutti questi aspetti – ha confermato Garbosi – perché all’interno di un settore giovanile ci si trova davanti a problematiche di vario tipo. È inevitabile, ad esempio, che in un gruppo si trovino giocatori con differenti valori e qualità tecniche: il nostro obiettivo dev’essere quello di insegnare loro a vivere insieme e ad avere un rapporto efficace. Buona educazione, rispetto e divertimento sono le chiavi per vivere al meglio l’esperienza della pallacanestro, a prescindere da quello che è il risultato sportivo”.

L’importanza della Robur nel panorama dei settori giovanili italiani (e varesini nello specifico) ha fatto sì che negli anni rimanesse sempre accesa la rivalità sportiva con la Pallacanestro Varese. Le due società, però, nell’ultimo lustro hanno avviato varie forme di collaborazione. “Io sono al mio primo anno da responsabile, quindi non ho avviato direttamente questi progetti. Però posso dire – ha affermato Garbosi – che abbiamo filosofie comuni: non vogliamo prendere giocatori e fare la squadra più forte possibile, non ci interessano i risultati fini a sé stessi. Vogliamo formare gli individui e avere giocatori in grado di arrivare al livello agonistico. Stiamo cercando di fare insieme iniziative utili per entrambe le società e per incrementare il lavoro che facciamo per il settore giovanile”.

(da varesesport.com - Filippo Antonelli)